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Martedì, 21 Luglio 2020 10:41

“È bene per voi che io me ne vada” (Gv 16,7)

“Il 13 maggio 2020, nel segno della festa della Madonna del Santissimo Sacramento e della fondazione della nostra Congregazione, la vostra Provincia concluderà la sua presenza missionaria nel continente africano, dove è stata presente per ben 62 anni. Il coraggio, la disponibilità e lo zelo missionario hanno spinto diverse generazioni della Provincia a realizzare il nostro ideale nella loro vita quotidiana: ‘vivere pienamente il mistero dell’Eucaristia e rivelarne il significato, perché venga il regno di Cristo e sia manifestata al mondo la gloria di Dio’ (RV 1)”. Con queste parole, il Padre Generale, a nome del Consiglio Generale e dell’intera Congregazione, rende omaggio al padre Domenico Avogadro, Superiore provinciale, e ai religiosi della Provincia Madonna del Santissimo Sacramento per tutto il lavoro dedicato alla missione SSS e svolto nei tre paesi del grande continente africano, che adesso sta generando molti frutti preziosi. L'eredità carismatica trasmessa dai missionari altruisti della Provincia è notevole, e lì lasciano due Province (Bienheureux Isidore Bakanja - Rep. Dem. Congo e Notre Dame d’Afrique - Senegal) e una fondazione (Camerun) che ora si sposta nella Regione Cardinale Emile Biayenda.

Nel decreto di trasferimento delle case di Ndoumbi e Yaoundé (Camerun) dalla Provincia Madonna del Santissimo Sacramento alla Regione Cardinale Emile Biayenda, la data ufficiale di trasferimento delle case era il 13 maggio 2020, festa liturgica della Madonna del Santissimo Sacramento. Era previsto che quel momento significativo avrebbe visto la presenza di tutti i provinciali e il regionale in Curia generalizia per l’incontro del Consiglio Generale Ampliato (5-22 maggio 2020); purtroppo con la pandemia di coronavirus, quel momento storico non si è potuto realizzare in presenza dei partecipanti del CGA, ma certamente ha rappresentato un significato importante per tutti noi, in particolare per le parti coinvolte direttamente.

Il tempo di partenza è anche il tempo aperto alle cose nuove …

“È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paraclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.” (Gv 16,7), le parole di Gesù nell’ultima cena, prima la sua passione e poi il ritorno al Padre, si possono applicare a questa vicenda.

È tempo per gli africani di stare in piedi da soli. Perché come padre Domenico ha scritto: “i nostri fratelli sacramentini che stanno crescendo nel numero di presenze, devono allo stesso tempo credere nelle loro capacità di assumere in prima persona l’impegno per l’annuncio del Mistero eucaristico a quei popoli”.

È tempo per gli africani di stare in piedi da soli. Perché “stare in piedi da soli” non significa essere abbandonato oppure diminuire la presenza e il sostegno, ma come per la partenza di Gesù, si crea una nuova forma di rapporto che va oltre la presenza fisica e il sostegno materiale. La partenza può spingerci a pensare non più da soli, ma per gli altri e insieme agli altri.

“Si conclude l’esperienza del nostro coinvolgimento diretto nelle missioni - dice p. Domenico, provinciale - però non vorrei che venisse meno l’attenzione alla dimensione missionaria che giudico essenziale per la nostra vocazione eucaristica”; piuttosto, si è aperta una nuova fase in cui la Regione Cardinale Emile Biayenda è fortemente marcata dalla forza, la prodezza e la creatività, affinché diventi una Provincia nel prossimo futuro.

Padre Joseph Vu Quoc Binh, sss
Segretario generale