Venerdì, 06 Aprile 2018 09:26

Verso un’Eucaristia di ampia prossimità

di P. Claude Micky Bengui, sss

 

In questi ultimi anni, seminari, colloqui e Capitoli provinciali o regionali si sono moltiplicati per dare un impulso di nuovo slancio allo sviluppo della Missione eucaristica, sul piano della Pastorale eucaristica. Ovunque nel mondo, in più di 28 paesi dove la Congregazione del SS. Sacramento si è fortemente radicata, il cuore batte di più a favore di una reale impiantazione del Movimento eucaristico nella stessa ottica di S. Pier Giuliano Eymard, fondatore della Congregazione.

L’internazionalità della Missione eucaristica tende giustamente a consolidare i vincoli di fraternità tra i religiosi, discepoli di Eymard (in qualunque luogo si trovino) e a rinforzare, allo stesso tempo, le strategie pastorali, prima di militare ardentemente per una impostazione effettiva delle strutture di riciclaggio permanente o sperimentazione di tutto ciò che è legato alla celebrazione, all’adorazione, alla vita e alla testimonianza dell’Eucaristia.

In questa ottica, la Regione Cardinal Emile Biayenda del Congo-Brazzaville, riunendo i religiosi e gli aggregati del SS. Sacramento, ha voluto dotarsi di un gioiello, di un edificio R+1, nuovo fiammante per servire sia di casa di ritiro spirituale sull’Eucaristia e sia di contesto gradevole di meditazione, di ritiro o di riposo per ricostituirsi di nuova energia nella ricerca di Dio.

Inauguration EuchCenter2La cerimonia di inaugurazione del Centro eucaristico denominato “Il Cenacolo” (in rapporto con l’ultima cena del Signore con i discepoli quando fu istituita l’Eucaristia) si è svolta nella comunità sacramentina di Kinsoundi-Barrage, il martedì 6 febbraio 2018, alle ore 16, presieduta da Mons. Anatole Milandou, Arcivescovo metropolitano di Brazzaville. Ai suoi lati, due ospiti di qualità venuti proprio dalla Casa generalizia di Roma, per partecipare al Capitolo regionale dei religiosi della Regione Cardinal Emile Biayenda, la cui apertura era prevista per l’indomani. Si tratta dei Padri Tine Martin Boukar, vicario generale, consigliere per l’Africa e Romician Benzy Philip, economo generale della Congregazione. Molti invitati hanno preso parte a detta cerimonia, tra questi una cinquantina di religiosi e religiose, gli aggregati del SS. Sacramento, i fedeli delle parrocchie sacramentine e altri dell’arcidiocesi di Brazzaville.

All’ordine del giorno, una sola allocuzione, quella del P. Brel Daouda Malela, Superiore regionale che, per norma di tutti, ha chiarito l’idea sul posto e sul ruolo di questo nuovo edificio al centro della Missione eucaristica. Infatti si è premurato di precisare tra altri fatti significativi: “Siamo felici che questo edificio sia sorto per dare a quanti lo desiderano, di venire qui a ricostituirsi, a vivere l’esperienza del deserto in ambito adatto alle realtà del nostro tempo, nel contesto congiunturale che ci preoccupa. Il Cenacolo risveglierà la coscienza cristiana per una Eucaristia celebrata, adorata, vissuta e testimoniata, per vivere un’esperienza particolare di Dio che si consegna con amore come cibo e bevanda spirituale.”

La costruzione finanziata interamente dalla Provincia S. Giovanni Battista del Canada non ha lasciato indifferente l’oratore: “Alla vista di questo edificio moderno, il pensiero va ai nostri fratelli del Canada, precisamente a quelli della Provincia S. Giovanni Battista, il cui finanziamento ha coperto le spese di studio e la costruzione su diversi piani. Trovino nelle mie povere parole la viva riconoscenza meritata per la Missione eucaristica nel Congo”.

Una bella cerimonia, ricca di colori e di emozioni suscitate, di volta in volta, dalla preghiera di benedizione pronunciata da Mons. Arcivescovo, dalla visita guidata dell’edificio e da un aperitivo copioso offerto a tutti gli invitati. Siamo arrivati alla fine della cerimonia accompagnati dai clamori assordanti e da una danza di nutriti applausi per celebrare questo dono prezioso alla Chiesa del Congo, di Brazzaville, precisamente con il tramite della Congregazione del SS. Sacramento. L’Arcivescovo ha parlato di “Rinnovata devozione per l’Eucaristia, per impegno sincero nella Chiesa e un bel regalo dei Padri canadesi in terra congolese”. Esattamente quello che proponeva il Padre Eymard, fin dalle prime ore di fondazione, all’Arcivescovo di Parigi e alle “Signore pie” di Lione venuti per partecipare alla celebrazione del Mistero di Gesù nell’ostia: “Un’Eucaristia per tutti, alla portata di tutti” ciò che si traduce oggi in “Un’Eucaristia di ampia prossimità”.

Si aggiunge che questo centro già accoglierà da luglio a ottobre 2018, 15 religiosi sacramentini della Conferenza Africana (RDC, Mozambico, Uganda, Senegal e Congo-Brazzaville) per la preparazione ai voti perpetui nella Congregazione.