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Giovedì, 05 Luglio 2018 14:12

La colomba eucaristica

Sappiamo che certe sensazioni, come gli odori e i gusti stimolano la memoria nell’azione, ma sembra che questo valga anche per le cerimonie.

RajRecentemente ho avuto il grande privilegio di raggiungere il P. Raj Govinth quando faceva la sua prima professione nella Congregazione del SS. Sacramento nel Santuario del SS. Sacramento, a Liverpool. Raj ed io avevamo vissuto gli ultimi anni lontano l’uno dall’altro. Egli faceva il noviziato nella comunità dei novizi nelle Filippine, mentre io ero scolastico negli Stati Uniti. Quando poi Raj stava per fare la professione, il mio spirito d’improvviso immaginò la “Colomba eucaristica“, un recipiente del tredicesimo secolo che serviva a conservare l’Ostia consacrata, e che doveva essere appeso al soffitto del santuario. Come novizio a New York ho visitato il Museo Cloisters a nord della città. All’interno si trova una delle più grandi collezioni d’arte ecclesiastica medioevale degli Stati Uniti. Ma, nella mia immaginazione, ritornavo sempre alla Colomba eucaristica come avevo fatto quando Raj pronunciava i voti.

Il simbolismo della colomba nella coscienza cristiana è ricco. La Colomba eucaristica è insieme l’epiclesi e lo Spirito della Chiesa, che animano per camminare a partire dalla celebrazione eucaristica. Glorificate il Signore nella vostra vita e andate in pace. Ma io sento che per Raj, questo ha un valore speciale supplementare. La prima professione di Raj ebbe luogo il 1° maggio, festa di S. Giuseppe lavoratore. Per me, era un giorno perfetto per una persona dotata di un tale sapienza pratica, quando io ripenso a Raj radioso al tempo del nostro primo incontro a Dublino; diversamente da me, egli sembrava poter fare di tutto. Le congregazioni religiose sono una ricca combinazione di competenze, di disposizioni e di attitudini, specialmente quando sono utilizzate. “S. Giuseppe ne è una prova”, mi ricordo di aver mormorato riguardo a Raj, “Raj sarebbe stato un buon carpentiere”.

DoveRicordo quanto mio padre mi diceva, quando ero molto giovane a proposito della colomba e della sua ‘coda di rondine’. Mio padre era pure dotato di sapienza pratica, aveva fatto tutti i mobili della camera da letto dei suoi tre figli. Il montaggio a coda di rondine è l’orgoglio e la gioia dei carpentieri. Fatto bene, il carpentiere sa esattamente come modellare il legno a forma di coda di rondine, di modo che quando i pezzi sono assemblati, la connessione è tanto forte che non è necessaria nessuna colla. C’è un senso assoluto  di “unione” tra i pezzi di legno che sono assemblati.

E’ esattamente così che comprendo quello che avviene nella vita di Raj. La celebrazione della prima professione di Raj è anche l’espressione del suo desiderio di permettere al carpentiere divino di proseguire quello che ha cominciato. Il Signore eucaristico modella Raj, perché veda, durante la sua formazione, il valore assoluto, per lui, di quello che era tanto centrale per il Santo eucaristico di Dio: avere una unione interiore con Dio nella Eucaristia e mediante l’Eucaristia, a partire dalla quale tutto quello che noi facciamo diventa coerente. Sulla fine della sua vita S. Pier Giuliano Eymard ha descritto questa specie di coda di colomba nella sua esortazione: “Cerchiamo di essere soprannaturali in tutto!” Il P. Eymard continuava a descrivere le modalità pratiche alla Signora Nathalie Jordan:  è “la cooperazione della nostra volontà alla grazia che ci è data. E’ il nostro fiat in Dio, è l’adesione d’amore dell’anima a Dio. In una parola, è l’amore di Dio la legge, il centro e il fine delle nostre vite. Che Dio ce lo conceda!”

Lode a Dio per il fratello Raj, che risponde all’invito che era appeso alla porta della mia camera quando ero fanciullo: “Il Carpentiere di Nazareth cerca operai!”

 

P. Darren Maslen, sss